Panoramica
Descrizione
La completa ristrutturazione di una tipica colonica toscana, facente parte di una grande fattoria con terreni agricoli disposti tra il Monte Pisano e la pianura circostante, ha consentito la suddivisione dell’ampia superficie in quattro unità, tutte disposte su due piani collegati da scala interna e ognuna con ampio giardino esclusivo.
L’unità numero 1, libera su tre lati, possiede una superficie commerciale di 140 mq lordi, oltre ad annesso di 18 mq e gode di spazi esterni di 2.900 mq oltre a 1 posto auto esclusivo.
Al piano terreno è presente ampio soggiorno collegato con disimpegno, bagno e la vicina cucina abitabile: questi ambienti sono resi ancora più godibili dalla vicinanza del grande giardino, raggiungibile facilmente percorrendo appena tre gradini.
La comoda scala interna collega al primo piano dove sono presenti una camera matrimoniale luminosissima grazie alla presenza di due finestre, in prossimità della quale si trova il bagno principale con finestra, una ulteriore ampia camera e terza camera. Il recupero prevede la realizzazione dei più moderni confort, incluso riscaldamento a pavimento, caldaia a condensazione, fitodepurazione e predisposizione per allarme e pannelli solari ( da realizzare a spese dell’acquirente).
Per quanto la privacy sia molto buona, un borgo con negozi e servizi si raggiunge in pochi minuti, anche a piedi.
Classe energetica in fase di definizione.
La Zona
Il Monte Castellare è un’area naturale protetta di interesse locale che si colloca nel Comune di San Giuliano Terme, sul versante settentrionale dei Monti Pisani, estesa ben 240 ettari e conta interessanti aspetti naturalistici.
Il territorio ha visto la presenza dell’uomo fin da tempi antichissimi, come dimostra un insediamento etrusco, risalente con molta probabilità al VIII secolo a.C. Ad apprezzare questa ottima posizione non sono stati solo abitanti di un passato lontano, tanto che un altro esempio di come questa zona sia un’armonia continua di presenza umana e natura è la Villa Bosniaski, un edificio dell’Ottocento che deve il proprio nome a un naturalista che, affascinato da ciò che poteva scovare in questo ambiente, vi visse a lungo, collezionando numerosi fossili vegetali.